Venerdì 22 novembre, ore 18.00
Presentazione del libro “Capire il confine” di Giustina Selvelli – Autunno

Venerdì 22 novembre, ore 18.00, presentazione del libro CAPIRE IL CONFINE di Giustina Selvelli. Dialoga con l’autrice Carmen Gasparotto.
La collana “le metamorfosi”, curata da Martina Napolitano, si arrichisce del nuovo libro di Giustina Selvelli Capire il confine. Gorizia e Nova Gorica: lo sguardo di un’antropologa indaga la frontiera, un’indagine sulla frontiera, su un confine, su un margine sempre in movimento, contraddittorio, instabile, vivo. In Capire il confine, l’antropologa Giustina Selvelli sovrappone la sua biografia personale, intima e soggettiva, alla storia della frontiera, delle genti che la abitano, delle politiche che la fanno sparire e poi riemergere a seconda dei casi. Uno sguardo su Gorizia e Nova Gorica che tocca diversi periodi: dalla cortina di ferro all’eliminazione delle dogane, dalla rete divisoria durante la pandemia di Covid-19 alla sospensiоne dei trattati di Schengen sulla libera circolazione di persone e merci, dalla rotta balcanica alla vittoria della Capitale europea della Cultura 2025.
Un resoconto appassionante e documentato che getta luce su aspetti socioantropologici emblematici per comprendere che cosa significa abitare una terra di frontiera.
Capire il confine è dedicato a studiosi, curiosi, turisti e appassionati della frontiera orientale, e di tutte le frontiere in generale. Corredato da capitoli di approfondimento, mappe, cronologie, per consentire di navigare dentro la complessità delle terre del Goriziano italiano e sloveno nella loro affascinante attualità.
La mia frontiera, quella che ho abitato e percorso sin dalla primissima infanzia, e di cui ho preso coscienza soltanto con il passare degli anni: è da qui che si parte per indagare i margini, non più solo solchi di divisione, ma territori di identità molteplici, esempi della migliore Europa.
Il potenziale trasformativo del confine: un patrimonio sconosciuto
Giustina Selvelli racconta il ritorno a casa
Se qualcuno a inizio 2020 mi avesse pronosticato che nel 2024 il baricentro della mia vita sarebbe coinciso – e già da un po’ di tempo – con l’ampio confine goriziano, e che in quello stesso anno… (leggi tutto il testo sul sito della casa editrice Bottega Errante, da cui è tratto il testo sovrastante)


