La chiesa si erge nel borgo di Soleschiano ed è già esistente nel 1593, circondata da un piccolo cimitero, serviva i pochi abitanti del villaggio.
Durante la Prima Guerra Mondiale è adibita, dai militari della Terza Armata, quale luogo per la macellazione degli animali e di conseguenza, una volta terminato il conflitto, viene riconsacrata.
La chiesa si erge nel borgo di Soleschiano ed è già esistente nel 1593, circondata da un piccolo cimitero, serviva i pochi abitanti del villaggio. È citata nelle relazioni delle visite pastorali susseguitesi nei secoli successivi e in cui vengono segnalati soltanto lavori di piccola manutenzione.
Durante la Prima Guerra Mondiale è adibita, dai militari della Terza Armata, quale luogo per la macellazione degli animali e di conseguenza, una volta terminato il conflitto, viene riconsacrata.
Presenta un largo campanile a vela, che si estende notevolmente al di sopra della copertura e termina con la bifora che contiene le due campane. L’ingresso principale è semplice con una porta rettangolare in pietra, la cui cornice in malta forma una croce e ai lati si trovano i cornicioni poco sporgenti della copertura tradizionale a due falde.
L’interno, costituito da un’unica navata piuttosto stretta e coperta da una struttura lignea in vista, è privo ormai di decorazioni, ma esistono delle testimonianze fotografiche di affreschi andati perduti di stile cinquecentesco, raffiguranti gli Apostoli. A destra una sacrestia quadrata con copertura a falde più bassa.
Nel 1970 è stato demolito, come stabilito dal Concilio Vaticano II, il vecchio altare per uno nuovo in legno, dietro il quale è collocata una pala secentesca che raffigura in alto l’Eterno Padre e al centro la Madonna col Bambino, circondata da San Bartolomeo e Sant’Antonio Abate. Sull’arco santo, a tutto sesto, è posizionato invece il Crocifisso ligneo con Cristo dipinto.
Infine, sulla parete destra, si legge questa scritta: D. O. M. / LA DEDICAZIONE DI / QUESTA V. CHIESA SI CELE / BRA LA DOMENICA DOPO / S. ANTONIO ABATE / A. 1877.
Via San Vito (fraz. Soleschiano)